YOGAmaca

Lo yoga con l’utilizzo degli attrezzi nasce con il grande maestro B.K.S. Iyengar che ha sempre usato molte e varie attrezzature, per aiutare il corpo a “sentirsi” e a scoprirsi in ogni forma e asana.
L’utilizzo delle amache – per come lo concepiamo noi – è da paragonare all’utilizzo delle cinghia e agli altri molteplici attrezzi impiegati per aiutare il corpo nelle asana.
Il telo dell’amaca combatte la forza di gravità, o meglio, aiuta il corpo a stare in sospensione e alleggerirsi del proprio peso specifico. Si perde cioè un concetto di “ancoraggio” a terra, che a volte si riflette in un “ancoraggio” mentale.
Le asana, infatti, vengono effettuate lasciando al corpo la capacità di muoversi più liberamente nello spazio, permettendo anche di effettuare posizioni invertite senza gravare sulle braccia o sul collo, consentendone così l’esecuzione anche a chi ha problemi e nella pratica normale non potrebbe o non riuscirebbe ad eseguirle.
Rimanendo sospesi in aria si può sperimentare una sensazione molto simile al volo, le percezioni che proviamo normalmente nella pratica dell’asana vengono incrementate e ampliate.
I benefici sono notevoli anche sotto il punto di vista fisico; il nostro corpo, liberato dalla sensazione della compressione a terra, è in grado di eseguire posizioni con maggiore profondità. Le inversioni, oltre a compiere un capovolgimento del sistema linfo-drenante e quindi una sua attivazione, garantiscono un allungamento profondo della colonna vertebrale che, distendendosi, permette il riallineamento delle vertebre e l’apertura dello spazio tra le stesse.
Ci si rende conto che il corpo è in grado di fare cose che magari a terra non è in grado di fare. Fidarsi dell’amaca aiuta a fidarsi delle proprie capacità. Grazie a questo fattore si impara ad allenare la mente a controllare la paura, si acquisisce una maggior consapevolezza di se stessi e del proprio corpo.
Anche il rilassamento finale di shavasa avviene in sospensione e regala la sensazione di abbraccio, di volo, di avvolgimento, di leggerezza e di coccole.
La pratica, se eseguita rispettando i limiti del proprio corpo e sistemando correttamente il telo per bilanciarne il peso e se si seguono con scrupolo le indicazioni dell’insegnante e si rispettano i propri limiti, non è affatto pericolosa.
E’ importante indossare abbigliamento comodo, aderente se possibile così da non intralciare i movimenti, senza ganci, zip e bottoni; è necessario sempre togliere bracciali, orologi, anelli, orecchini, cavigliere e collane. Ti aspettiamo!
Buon YOGAmaca!